CATERINA MARCHIONNE
Caterina Marchionne was born in Latina and lives in Rome (Italy). Photographer and visual artist, passionate traveler, approaches the world of photography during a long stay in China. She begins as self-taught and then studies photography and visual languages in Rome, at CSF Adams and Officine Fotografiche. Her artistic research is immediately directed to explore the line between reality and abstraction. After experimenting mixed shooting techniques – multiple exposures and intentional camera movement – more recently she has approached coding as a technique of image manipulation, as used in the context of Glitch Photography / Glitch Art.
She has been selected to participate in several group exhibitions in Italy and abroad, among which noteworthy are: “Mixed Media 2014 Project” (Galleria Gallerati Rome), Photissima Art Prize 2015 (Turin), #AVLGLITCH 2016 (The Asheville Darkroom, Asheville-USA), “Project P 2016” (Galleria Gallerati Rome), LACDA Electron Salon 2017 (Los Angeles-USA), Fu:bar Expo 2017 (Zagreb, Croatia), Homeostasis Lab @ The Wrong 2017-Online Digital Art Biennale, C4W 2017 (Gamut Gallery, Minneapolis-USA). She also got a honorable mention at the PX3-Prix de la Photographie Paris in 2015 and 2016.
She won the TOP40 2016 contest organized by LACDA-Los Angeles Center for Digital Art.
In 2018 Lydia Palumbo Scalzi Gallery (Latina, Italy) presented her first solo show, RIVISITAZIONI.
“As an artist my practise focuses on abstract photography and further contemporary image making.
Maybe because reality, as I see it, is inconvenient to me, I am inclined to transform it through techniques and means that change it in part or even in a rather radical way. Shooting or processing my images I look for an alternative dimension, hidden from the eyes but still inherent in the subject, which, beyond the gaze, reflects its most beautiful, profound meaning.
I often draw inspiration from the elements and details of everyday life, from observing materials, space, architecture and objects. I like experimenting with mixed shooting techniques – multiple exposures, intentional camera movement, overexposure – using one or more at a time. More recently I have approached coding as a technique of image manipulation, as used in the context of Glitch Photography/Glitch Art. An attempt to express beauty in errors, as this is the practise of using digital or analog errors for aesthetic purposes by either corrupting digital data or physically manipulating electronic devices”.
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Caterina Marchionne è nata a Latina e vive a Roma, dove lavora. Fotografa e visual artist, viaggiatrice appassionata, si avvicina al mondo della fotografia durante un lungo soggiorno in Cina. Inizia come autodidatta e successivamente studia fotografia e linguaggi visivi a Roma, presso CSF Adams e Officine Fotografiche. La sua ricerca artistica è fin da subito orientata ad esplorare il confine tra realtà e astrazione. Dopo aver sperimentato tecniche di ripresa miste – esposizioni multiple e mosso intenzionale – più di recente si è interessata al coding quale tecnica per la manipolazione delle immagini, utilizzata nell’ambito della Glitch Photography/Glitch Art.
E’ stata selezionata per partecipare a diverse mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui le più significative sono: “Progetto Mixed Media 2014” (Galleria Gallerati Roma), Photissima Art Prize 2015 (Torino), #AVLGLITCH 2016 (The Asheville Darkroom, Asheville-USA), “Progetto P 2016” (Galleria Gallerati Roma), LACDA Electron Salon 2017 (Los Angeles-USA), Fu:bar Expo 2017 (Zagabria, Croazia), Homeostasis.Lab nell’ambito di The Wrong 2017-Biennale d’arte digitale online, C4W 2017 (Gamut Gallery, Minneapolis-USA). Ha inoltre ottenuto la menzione d’onore al PX3-Prix de la Photographie Paris 2015 e 2016.
E’ vincitrice del contest TOP40 2016 organizzato da LACDA-Los Angeles Center for Digital Art.
Nel 2018 la Galleria Lydia Palumbo Scalzi di Latina ha presentato la sua prima mostra personale, RIVISITAZIONI.
“La mia pratica artistica si concentra sulla fotografia astratta e sulla creazione di immagini contemporanee.
Forse perché la realtà, per come la vedo, mi appare scomoda, sono incline a trasformarla attraverso tecniche e mezzi che la cambiano in parte o addirittura in modo piuttosto radicale. Riprendendo o elaborando le mie immagini cerco una dimensione alternativa, nascosta agli occhi ma ancora inerente al soggetto, che, oltre lo sguardo, rifletta il suo significato più bello e profondo.
Spesso traggo ispirazione dagli elementi e dai dettagli della vita di tutti i giorni, dall’osservazione di materiali, spazi, architetture e oggetti. Mi piace sperimentare con tecniche di ripresa miste: esposizioni multiple, mosso intenzionale, sovraesposizione. Più di recente mi sono avvicinata al “coding” come tecnica di manipolazione delle immagini, adottata nel contesto della Glitch Photography/Glitch Art. Un tentativo di esprimere la bellezza nell’errore, poiché questa è la pratica di utilizzare errori digitali o analogici a fini estetici, sia corrompendo i dati digitali che manipolando fisicamente dispositivi elettronici”.